A Roma, nella periferia est della città, è nato il Villaggio 95, un grande progetto che parte dalla terra per arrivare alla casa.
Villaggio 95 rappresenta la meta finale di un percorso ventennale che la Cooperativa Sociale Europe Consulting Onlus ha intrapreso con le persone senza dimora e ai margini della so- cietà, basato sulla certezza che i loro tanti “senza” non abbiano cancellato quei “con” su cui investire per recuperare una vita migliore, come è ben rappresentato nelle esperienze di Binario 95, dell’Help Center e del Polo Sociale Roma Termini.
Villaggio 95, su un terreno che la Fondazione La Civiltà Cattolica ha concesso in comodato d’uso gratuito alla Europe Consulting Onlus, prevede la realizzazione e lo sviluppo di attività incentrate sull’accoglienza, la formazione, l’integrazione e la sostenibilità.
La prima iniziativa del Villaggio 95, un progetto di orti sociali, messi a bando a marzo 2019, ha riscosso un inaspettato successo nella comunità locale: 80 domande presentate per i 28 lotti disponibili, per un totale di 200 persone coinvolte. Da maggio 2019, gli ortisti sono al lavoro su circa un ettaro di terra in un’area dedicata all’agricoltura sostenibile: cittadini, associazioni, persone senza dimora hanno dato vita ad un laboratorio informale di agricoltura sostenibile, cittadinanza attiva e coesione sociale.
Un grande successo per questo primo passo, sostenuto dal progetto “Carta Etica” di Unicredit e realizzato grazie al lavoro reso possibile dal finanziamento del bando ‘Insieme per il sociale – Welfare di Comunità 2018’ di Fondazione Nazionale delle comunicazioni attraverso il progetto “Shaker 2019: La Strada per il Villaggio”.
Un progetto, quest’ultimo, con l’obiettivo di preparare la strada al Villaggio 95 realizzando le attività preliminari allo sviluppo: analisi e mappatura del territorio, formazione, inserimento lavorativo di persone svantaggiate e la creazione di una nuova comunità. Un gruppo di lavoro formato da persone senza di- mora, inserite nel progetto come redattori di strada del giornale di strada Shaker, Pensieri senza dimora, educatori, operatori sociali, esperti di scrittura, video e giornalismo, un ricercatore, tecnici di settore per la finalizzazione del progetto.
La prima attività, guidata da un ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, è rappresentata da un’analisi ed una mappatura della zona in cui sorge il terreno di Villaggio 95 ed è stata preliminare per lo sviluppo successivo del lavoro. Delimitata l’area di interesse, vale a dire il IV e il V Municipio di Roma Capitale, sono state messe in evidenza le scuole, le parrocchie, le associazioni di aggregazione cittadina e gli enti sociali, le mense e i servizi territoriali relativi all’accoglienza e al supporto di persone in condizione di marginalità sociale. Attraverso seminari formativi, le persone senza dimora impiegate nel progetto hanno avuto la possibilità di approfondire nozioni base sull’analisi del territorio e della società.
Per dare seguito a questa attività, è stato poi predisposto un laboratorio di video giornalismo per raccogliere, in forma di reportage sociale, lo sviluppo dell’attività di Villaggio 95. Grazie ad uno storytelling basato su scrittura, fotografia e video, è stato possibile dare voce ai protagonisti di questa nuova comunità composta dai cittadini del quartiere Casal Bertone, dalle persone senza dimora, ospiti del Binario 95 e di altri centri di accoglienza di Roma, e dai rappresentanti della associazioni territoriali, assegnatari degli orti sociali del Villaggio 95.